giovedì 19 gennaio 2012

Alessandro Beneforti | Photomacchie - Libera interpretazione dei test di Rorschach

Mimose

Interpretare forme e composizioni astratte è un esercizio comune che almeno una volta nella vita abbiamo fatto tutti; L'utilizzo poi delle “macchie” per valutare la personalità di un individuo è un'idea che risale a Leonardo da Vinci e Botticelli. L'interpretazione di macchie di inchiostro era parte integrante di un gioco del tardo diciannovesimo secolo, ma quello di Hermann Rorschach (psicologo svizzero morto nel 1922) fu il primo approccio sistematico di questo genere.

Rana
Prendendo spunto da una lunga serie di commenti su una mia foto postata su facebook in cui diverse persone avevano visto una notevole quantità di cose diverse, compresa la somiglianza ad una delle figure di Rorschach, ho iniziato un lavoro di ricerca applicato ai miei soggetti preferiti (le persone e gli elementi della natura) che, con un semplice gioco di riflessione (doppia o quadrupla), diventavano forme e macchie dal contenuto simbolico e surreale al tempo stesso.
Le mie Photomacchie sono composte da proiezioni di luci e di forme sulla pelle che si contorce, da pietre illuminate dal sole, da acque argentate ed agitate che accarezzano la terra, da elementi architettonici che spaziano da un semplice caprile ad una chiesa medioevale e su ancora fino alle nuvole. La visione è anche un invito ad una liberazione emozionale per scoprire cosa voi vedete nelle Photomacchie; non esistono risposte giuste o sbagliate, ma dall'interpretazione delle risposte date a ciascuna tavola è possibile “partire” per un lungo viaggio che attraversa le personalità, i nodi e le dinamiche interpersonali. L’invito è quello di lasciare scritta una sola parola per ogni foto nell’apposito notes a fianco delle immagini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Canne

Orchidea

Zebra
Torre
La serie “Photomacchie“ è composta da 22 immagini,
6 sono di formato 80x80 cm e 16 in formato 50x50.

Alessandro Beneforti, nasce a San Piero in Campo all’isola d’Elba, dove vive e lavora; artista poliedrico e dinamico, si è guadagnato un posto di tutto rispetto sulla scena isolana per la prolifica attività di visual-art &music-maker (fotografo, vignettista satirico per la testata online Elbareport, autore e musicista dei deflagranti BWP, produttore, organizzatore del De André Day e di alcuni dei più interessanti cartelloni estivi per il comune di Campo nell’Elba). La fotografia e la musica per lui pari sono. Molti i riconoscimenti ottenuti ai concorsi fotografici nazionali. Al suo attivo la pubblicazione di una raccolta di immagini del west-end elbano che ha riscosso consensi calorosi: ‘L’Elba tra il granito e il cielo’ (2005, Elbareport editore). Di recente il suo stile iperbolico e spregiudicato si è fatto più tranciante. Dinamicità di visione, ironia, utilizzo di tecniche sperimentali, precisione al limite del maniacale, attenzione ai temi sociali sono i tratti distintivi del suo lavoro, perennemente alla ricerca di un esprit di autenticità. Fin da giovanissimo si è dedicato a ricerche sulla ricca cultura popolare dell'ovest elbano, recuperandone testimonianze di assoluto interesse etnomusicologico e sociale. Di fotografia si occupa per pura passione dal 1982. Dopo alcuni riconoscimenti ottenuti in concorsi fotografici a livello locale, nel 1991 vince il terzo premio del concorso fotografico nazionale “Fatti e volti dell'America Latina” indetto dal Circolo “La Maggiolina” di Roma insieme al settimanale “Avvenimenti” con lo scatto “Chevrolet a Leon-Nicaragua”. Nel 1992 vince il primo premio del concorso fotografico organizzato dall'Associazione “Rotaract” di Portoferraio con la foto: ”Contadini di Chiessi”. Nel 1998 vince il primo premio nella Sezione Colori - della 2^ edizione del concorso fotografico istituito dall'Associazione Culturale Giuseppe Verdi di Capoliveri. Partecipa al Concorso Nazionale di Fotografia de “L'Isola che c'è”, sempre a Capoliveri, ma pubblicizzato su tutte le riviste di settore, vincendo nel 2003 nella sezione “Gli Animali” con la foto “Flock”, e nel 2004, il primo premio assoluto con la foto “La befana a Rio Elba”. Nel 2005 vince ancora la sezione “Colore” e la sezione “Isola d’Elba” con le foto “L’incendio” e “La Guazza”. Nel novembre 2008, nell'ambito del LuccaDigitalPhotoFest partecipa ad un workshop su "Immagini e Potenzialità" con Tim Hetherington, vincitore del "World Press Photo of the Year 2008" e l'anno successivo è allievo di Ernesto Bazan nell workshop sull'Editing fotografico. Ha lavorato ai corsi di fotografia e comunicazione per l’agenzia di formazione “Percorsi” di Livorno e nel 2008, insieme ad altri fotografi fonda l’associazione culturale fotografica “ Ipotesi” – Officina fotografica elbana, con la quale tiene laboratori di fotografia nel periodo invernale. Nel maggio 2010, nell’ambito del progetto “Contaminazioni Culturali” espone il suo nuovo lavoro “La Grammatica della Fantasia” in una serie di mostre di arte contemporanea con artisti italiani stranieri, alla sala Gran Guardia di Portoferraio. http://nuke.benefortiphoto.com/