mercoledì 28 marzo 2012

Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia

“Io spero che il libretto possa essere utile a chi crede nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto nell'educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola”, scriveva Gianni Rodari in “La Grammatica della fantasia”. Era il 1973. Oggi molti di noi, con Alessandro Beneforti, aggiungerebbero “in ogni parte del mondo”. 

Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia

Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia

Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia
Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia
Questa è una selezione meditata di scatti dedicati ai bambini, uno dei soggetti più vicini alla sensibilità dell’autore, in contesti geografici distanti. Per tre estati, dal 2006 al 2009, Beneforti é stato chiamato dalle educatrici a documentare il lavoro svolto durante i campi solari comunali di Capoliveri, all’isola d’Elba, che si tengono dalla fine di giugno ai primi di settembre. La forte empatia con i soggetti ritratti e la capacità dell’autore di catturare i momenti centrali dell’attività pedagogica rendono di grande interesse il lavoro.

Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia
Alessandro Beneforti | La grammatica della fantasia

A questa prima serie é accostata una selezione di altri scatti, che raccontano di bambini che vivono in altri mondi: Vietnam, India, Nepal, Malesia, Indonesia e Tunisia. Sono fotografie tratte dai resoconti di viaggio che l’autore compie ogni anno, come è d’abitudine per molti abitanti dell’Elba.
Cosa hanno in comune questi mondi?
Le risposte possono essere molte e l’autore lascia campo alle considerazioni del pubblico. Questa esposizione intende fornire stimoli visivi a supporto di una rinnovata presa di coscienza dell’urgenza di dare spazio alla creatività e alla fantasia, in quanto elementi essenziali per la formazione del bambino, proprio qui, oggi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA www.benefortiphoto.com