mercoledì 14 marzo 2012

Marco Belli | Lapin

La prima traccia nota è un’incisione rupestre scoperta in val Camonica e raffigurante un uomo con la testa da coniglio aggredito da alcuni cacciatori. Verosimilmente, spaventato da quel primo contatto, Lapin ha trascorso i primi millenni della storia dell’umanità nascosto nella propria tana.
Lapin riappare nel 1572, in Italia: in uno dei numerosi opuscoli pubblicati per celebrare la vittoria di Lepanto il suo nome appare in un elenco di cerimonieri di una parata navale a Venezia. Nei primi anni del ’700, Lapin è un assiduo frequentatore del salotto di Ninon de Lanclos, a Parigi. Espulso dal salotto nel 1714 in seguito a un violentissimo alterco con Voltaire, Lapin ripara in Inghilterra, dove rimarrà fino alla fine del secolo. In quegli anni redige il diario intimo In cuniculum, opera stucchevole e intrisa di devozionalismo, che Lapin darà alle fiamme nel 1804. Nello stesso giro di anni il poeta italiano Ugo Foscolo chiede a Lapin alcuni consigli linguistici per la traduzione del Sentimental Journey di Sterne. Nel XX secolo Lapin fa perdere le proprie tracce, e manca qualsiasi notizia su quale sia stata la sua vita in quegli anni; di recente è stata trovata una foto scattata nel 1978 a Berlino est, nella quale un ufficiale tedesco tiene in mano quella che sembra essere la maschera di Lapin.
Nel 2008 il fotografo ferrarese Marco Belli, sgombrando del ciarpame accumulato in giardino, scopre l’entrata di un cunicolo, in fondo al quale trova Lapin delirante, senza vestiti e gravemente denutrito. Dopo essersi rassicurato sull’indole quieta dell’uomo contemporaneo, Lapin ha accettato di uscire dal proprio rifugio per collaborare con il fotografo per la realizzazione di immagini, performance, opere letterarie. Ha comunque richiesto, come forma di tutela, che il proprio cunicolo venga lasciato così com’è, casomai le cose peggiorino di nuovo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(Lapin e la seduzione)
Lapin è un gran seduttore.... nessuno gli resiste!
Scava nei cuori delle donne e lascia dentro la pala.
(Lapin sui binari)
Lapin non si suicida... si fa solo in quattro per gli altri...
(Lapin al telefono) 
Lapin usa solo cabine pubbliche per telefonare...
i mortali lo guardano esterefatti!
(Lapin e le scale)
Mi chiede di uscire... io lo invito a coprirsi,
lui a mascherarmi...LARVATUS PRODEO...
(Lapin in bagno)
Lapin vuole saper di più delle donne...legge "Donna Moderna",
vorrebbe cimentarsi con la "Donna Contemporanea".... non la trova!
(Lapin nel filmer)
La liturgia di Lapin all'interno degli interstizi esistenziali delle vostre case...
ruminante atipico e sacerdote del terzo paesaggio.

(Matrice)
Il coniglio (o cunicolo)
scava e abita cunicoli.
Mostrò a chi fa guerra
le vie di sotterra.

(M.V. Marziale, Epigrammi, libro XIII, 60)

Le foto sono tratte dall'esposizione "Fenomenologia di Lapin" (Clauiano 2009, Ferrara 2010)
formato 70X100 cm stampate su forex 5mm

Marco Belli è nato a Ferrara nel 1975. Insegnante di storia e filosofia e di sostegno, editore e mediatore culturale. Utilizza il mezzo fotografico nella sua attività di insegnante di sostegno e ideatore di progetti per l’integrazione dei migranti nella scuola italiana e dal 2010 lavora con i suoi studenti sul concetto di “flânerie” nella storia della letteratura e della fotografia. Suona il basso elettrico e studia per diventare sommelier. Ha compiuto numerose esposizioni tra cui: L’ozio del santo (Ferrara, Forlì 2002), Iperatrofie (Ferrara, 2003), God is real! (Ferrara, 2004), ACapochino, Studio fotografico sulla tomba monumentale Brion di Carlo Scarpa (Castelfranco Veneto, Montecchio Maggiore, Ferrara 2005), Statut de la paresse (Parigi, 2008), Fenomenologia di Lapin (Ferrara 2009), Porno Bloc (Argenta 2009, Capoliveri 2010), Il volto che parla con Alex Bui e Marco Mazzanti (Comacchio 2011). Nel 2007 dirige insieme al gruppo teatrale OTP di Bologna, lo spettacolo, su musiche di Erik Satie, Sport e Divertimenti (Levico, Riva del Garda, Ferrara, Bologna, Padova, Festival di Spoleto).
È uno dei fondatori della casa editrice Linea BN Edizioni. Ha pubblicato con Mihai Mircea Butcovan Dal comunismo al consumismo. Fotosafari poetico esistenziale romeno-italiano (Linea BN 2009), prefazione di Moni Ovadia e postfazione di Andrea Bajani. Dal 2009 organizza performances con il musicista e scrittore Lapin (autore del libro In cuniculum, Linea BN 2009 e corredato dalle sue fotografie) in varie città italiane. Dal 2011 gestisce insieme ad altri il Centro Sociale “La Resistenza” a Ferrara dove organizza eventi culturali.

Leggi l'intervista a Marco Belli su "www.attitude.eu"