giovedì 7 giugno 2012

Carnet de Route: un inusuale incontro tra l’Isola d’Elba e Napoleone | di Alice Betti

"Carnet de Route" Fiona Buttigieg, Angela Galli, Andrea Lunghi

Napoleone e l’Isola d’Elba potrebbe risultare un binomio ormai scontato. Non si può però certo dire di avere questa impressione se si prende in considerazione il progetto “Carnet de route”, presentato dal 4 al 13 maggio scorso presso lo spazio “Telemaco Signorini” di Portoferraio. Il soggetto dell’arrivo e del soggiorno sull’isola dell’Imperatore viene affrontato con uno sguardo sorprendentemente moderno che regala al pubblico un’esperienza inaspettata.


 La scelta compiuta per il rivestimento delle pareti colpisce l’attenzione di chi varca la soglia delle sale e contribuisce a creare un’atmosfera che richiama il contesto napoleonico: si tratta di riproduzioni fotografiche di un arazzo d’epoca, presentate usando quattro differenti viraggi cromatici. Questa soluzione porta ad un risultato d’insieme tutt’altro che banale poiché si sposa alla perfezione con l’atmosfera di sospensione quasi onirica e visionaria che l’esperienza della visita crea.


 In tale contesto prende vita il percorso della mostra che si snoda attraverso i lavori di tre fotografi, caratterizzati dalla volontà di evocare la presenza di Napoleone all’Elba, secondo differenti prospettive e utilizzando altrettanto diversi linguaggi della tecnica fotografica e di stampa.
 I “flash” di Angela Galli ci propongono “impressioni” dell’arrivo a Portoferraio di Napoleone che sembrano quasi scaturire dai pensieri del Bonaparte stesso, nonché momenti della vita di corte caratterizzati da contrasti tra tonalità brillanti dal sapore quasi “pop”. L’alone di misteriosa sospensione che circonda i vari capitoli di questo racconto è rafforzato dall’uso della sovrapposizione, in ciascuno di essi, di due immagini evocative.


Nell’intimo spazio della nicchia posta nella seconda sala si inserisce, invece, lo sguardo di  Fiona Buttigieg che, sempre attraverso la sovrapposizione di due immagini fotografiche, narra tre episodi legati all’esperienza elbana dell’imperatore. In ognuno di essi i protagonisti sono testi di documenti ufficiali dell’epoca che compaiono come lettere sbiadite, parte di un ricordo ormai lontano e che ha bisogno del supporto di immagini per rivivere nella coscienza collettiva. In questo modo le frasi che testimoniano la scelta di piantare gigli per dare il benvenuto al Bonaparte paiono come dissolversi per lasciare posto al noto e candido fiore.


L’ultima tappa di questo breve ma significativo viaggio ci viene regalata da Andrea Lunghi che presenta una sequenza di scatti fotografici nei quali il protagonista è il letto di ferro che Napoleone regalò ad un eremita per ringraziarlo dell’ospitalità ricevuta. Ancora una volta, benché in modo differente rispetto ai lavori precedenti, il potere evocativo dell’immagine gioca un ruolo fondamentale e la presenza di Napoleone è testimoniata in ogni singolo scatto dal caratteristico cappello posto ai piedi del letto. Nonostante il soggetto si ripeta, i particolari ci raccontano un’intera ed irrequieta notte attraverso un climax che termina con il giaciglio presentato completamente disfatto di fronte alla finestra spalancata: quest’ultima lascia passare un soffio di vento tra le leggere tende che lascia all’osservatore una sensazione di misteriosa malinconia.


 Nella sua apparente semplicità il progetto proposto non deve essere sottovalutato, anzi merita un’attenzione particolare per la novità che rappresenta in un contesto come quello portoferraiese e più in generale elbano. Carnet de route, infatti, si può definire una vera e propria installazione d’arte contemporanea che ha la volontà, attraverso allestimento e lavori, di coinvolgere il pubblico a 360° in un’esperienza visiva e sensoriale. La speranza è che non  si tratti di un episodio isolato ma che possa essere solo il primo di una serie di eventi altrettanto audaci ed accattivanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Settimana Napoleonica "Bonesprit" Portoferraio- Galleria Telemaco Signorini